10/01/2004: 9 gennaio 2004: sciopero! Diritti, dignitą, reddito


Il massiccio sciopero del 1 dicembre, nato dal profondo dei depositi milanesi dell'Atm, č stato un forte segnale e un importante esempio per i lavoratori del settore e in generale per tutti i lavoratori nel paese: la lotta paga quando č dura, le regole dei padroni servono solo per ingabbiare i lavoratori, far diventare le mobilitazioni testimonianze senza forza! Sette scioperi di settore nelle mani di cgil cisl uil, praticamente inutili sul fronte rivendicativo, stavano sfiancando i lavoratori per portarli alla resa. Lo sciopero senza regole ha messo nelle mani dei lavoratori una grande forza contrattuale e fatto uscire allo scoperto la volontą di battersi a Milano e nelle tantissime citta che dallo sciopero del 15 in poi hanno rilanciato la bandiera della lotta. Spontaneo, autorganizzato, selvaggio, il blocco totale del lavoro non ha trovato padri ufficiali ma anche in questo ha dato una essenziale lezione a tutti i lavoratori: rompere le regole e liberarsi dalla stretta mortale di cgil cisl uil. I burocrati di cgil cisl uil, funzionari e delegati di carta, hanno organizzato vigilantes nei depositi, ronde 'antisciopero selvaggio', fatto circolare ad arte notizie false sulla ripresa del lavoro... per rompere il blocco dei lavoratori in sciopero, confermando la loro natura filopadronale e repressiva, sorda e cieca agli interessi dei lavoratori. Una enorme struttura di controllo per garantire nel campo delle compatibilitą aziendali forme di lotta e rivendicazioni, la famosa concertazione. Ma le giornate di dicembre hanno aperto gli occhi a tanti lavoratori facendo emergere con molta forza la mancanza di un sindacato dei lavoratori. Ed e tutto questo che oggi a sotto attacco. Non i pochi e gia dovuti spiccioli che hanno concesso che comunque verranno bruciati dalla finanziaria, ma il diritto di sciopero esercitato dai lavoratori come strumento di forza al servizio degli interessi di classe.
Per questo lo sciopero di oggi č necessario, per dire no a trattative aziendali che vogliono solo rompere il fronte di lotta, per rilanciare la mobilitazione sul contratto a livello nazionale. Per sviluppare forza e organizzazione contro gli attacchi repressivi di azienda e governo, che usano polizia e precettazioni, per respingere sanzioni e denuncie. Per non fermare quel processo spontaneo di presa nelle proprie mani del sindacato da parte dei lavoratori, e farlo avanzare, nel vivo degli scioperi e della lotta, verso la costruzione del sindacato di classe. Per fare di queste mobilitazioni un pezzo importante della giusta lotta contro il governo dei padroni, delta repressione, della guerra, il vero sistema selvaggio contro la dignitą dei proletari in lotta.

9 gennaio 2004
proletari comunisti
Slai COBAS per il sindacato di classe
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