09/12/2003: Cgil, Cisl, Uil hanno firmato la chiusura di Arese
Finalmente siamo riusciti ad avere il testo dell'accordo : non da fonti sindacali che si sono premuniti di farlo avere alla stampa ma non ai lavoratori che da una settimana presidiano la fabbrica.
Un anno fa i sindacati rigettavano unitariamente il piano Fiat che veniva siglato invece solo dal Governo. Il piano prevedeva che la Fiat ad Arese, dei 2.500 dipendenti rimasti, se ne sarebbe tenuta 500 e avrebbe spazzato via gli altri 2000. Che affidava alla eventuale ricollocazione nelle aziende che sarebbero subentrate nell'area.
Oggi questo accordo contiene la formale accettazione di questo piano.
La Fiat in questo accordo non enuncia nessun impegno a mantenere siti produttivi in questa area.
I lavoratori posti in cig saranno tutti collocati all'esterno della Fiat.
E' un accordo che spazza via un anno di lotte, gli accordi che prevedevano la produzione dell'auto ecologica ad Arese, e la sentenza ancora in vigore che impone alla Fiat di riportare il lavoro in questa area.
Proclamare che essere in cassa integrazione dà il vantaggio di risultare ancora dipendenti Fiat è una pura finzione mistificatoria.
L'accettazione della "proroga" di questa cassa integrazione in continuità con la precedente include inoltre la sua accettazione : che abbiamo contestato con ricorsi legali.
Le modalità della cassa integrazione previste dal decreto governativo, oltre i corsi di formazione che qui si dice saranno tenuti ad Arese, prevedono anche l'obbligo di dover accettare l'avviamento a lavori socialmente utili. Con il rischio di essere obbligati a lavori umilianti nei comuni, previo se no l'annullamento della cassa.
Con questo accordo si discriminano anche i lavoratori : alcuni dovranno obbligatoriamente, alla fine dei 12 mesi, andare in mobilità.
Siamo quindi all'ennesimo accordo che segue quelli fatti da 10 anni all'Alfa Romeo e che hanno progressivamente prodotto la distruzione di questa fabbrica.
L'accordo prevede anche che qualora ci sia l'annullamento della cigs la Fiat può procedere alla messa in mobilità dei lavoratori.
Ancora più emblematico è il modo con cui si è arrivati alla firma. Lo Slai Cobas, che dei cassintegrati rappresenta il 63% dei voti alle ultime elezioni Rsu, non è stato convocato all'incontro al Ministero. A fatto compiuto, quando i lavoratori saranno già posti in cig, Cgil, Cisl, Uil chiedono la consultazione dei lavoratori.
Anche oggi sono continuati i presidi alle portinerie.
Nessun lavoratore è entrato un fabbrica.
Nessun camion ha varcato i cancelli di Arese.
Martedì lo Slai Cobas chiederà di bocciare questo accordo, per richiamare la Fiat ai propri impegni sullo stabilimento di Arese e nel polo della mobilità sostenibile.
Perché finalmente si parli di lavoro ad Arese e non di licenziamenti.
Imponendo alla Regione Lombardia un reale insediamento di aziende nell'area di Arese e l'impegno concreto di assumere i lavoratori
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Testo dell'accordo:
Governo, Regione Lombardia, Fiat, Sindacati
Premesso che
- Nel corso del 2003 Sono stati sottoscritti, tra la Regione Lombardia, le Istituzioni locali, le Organizzazioni Sindacali e le società immobiliari proprietarie dell’area, accordi per la ricollocazione dei lavoratori di Arese nelle iniziative che si svilupperanno nell'area nell'ambito dei piani di reindustrializzazione, anche attraverso attività di formazione e riqualificazione.
- Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge 24 novembre 2003 n.328, pubblicato nella G.U. del 25 novembre 2003, che consente la concessione, in deroga alla normativa vigente in materia, della Cassa integrazione Guadagni Straordinaria in caso di programmi finalizzati alla gestione di crisi occupazionali ovvero miranti al reimpiego di lavoratori coinvolti in detti programmi.
- I rappresentanti della Regione Lombardia hanno dichiarato che è stato avviato un piano di formazione dei lavoratori già interessati alla CIGS avente l’obbiettivo di ricollocazione nelle iniziative attivate dalle società che si insedieranno nell’Area di Arese
Tutto quanto sopra premesso, si è convenuto quanto segue:
- Le OO.SS. e le RSU si sono dichiarate favorevoli al ricorso da parte dell'Azienda alle Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, nell'ambito del sopraccitato decreto legge, in quanto la soluzione individuata permette di gestire l'arco temporale necessario per la ricollocazione dei lavoratori interessati nell’ambito degli accordi sopra richiamati, sottoscritti tra la Regione Lombardia, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le società immobiliari proprietarie dell’area.
- L'Azienda si è dichiarata disponibile ad utilizzare l'intervento straordinario di integrazione salariale previsto dal citato DL 328/03 per il periodo dal 9 dicembre 2003 fino al 31 dIcembre 2004,
- Entro il 30 giugno 2004, sarà effettuato un monitoraggio della situazione occupazionale ai fini del reimpiego dei lavoratori interessati.
- I rappresentanti del Ministero del lavoro, nel prendere atto dell’allegato accordo sottoscritto dalle parti in data odierna, hanno dichiarato tale intesa coerente con i contenuti del decreto legge 24.11.2003, n. 328
Fiat – Sindacati
VERBALE DI ACCORDO
Premesso che:
- La società Fiat Auto in data 23 settembre 2003 ha avviato una procedura di riduzione del personale per 489 operai di Arese, strutturalmente ecce denti, ai sensi e per gli effetti degli art.4 e 24 della legge 23 luglio 1991 n.223 e successive modificazioni ed integrazioni , e ciò in relazione alla scadenza (8 dicembre 2003) del periodo di Cigs per crisi aziendale e autorizzato con Decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.31859 e n.31864 del 27 dicembre 2002
- La procedura di riduzione del personale si è conclusa con verbale di mancato accordo tra le parti il 3 dicembre 2003.
- Nel corso del 2003 Sono stati sottoscritti, tra la Regione Lombardia, le Istituzioni locali, le Organizzazioni Sindacali e le società immobiliari proprietarie dell’area, accordi per la ricollocazione dei lavoratori di Arese nelle iniziative che si svilupperanno nell'area nell'ambito dei piani di reindustrializzazione, anche attraverso attività di formazione e riqualificazione.
- Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge 24 novembre 2003 n.328, pubblicato nella G.U. del 25 novembre 2003, che consente la concessione, in deroga alla normativa vigente in materia, della Cassa integrazione Guadagni Straordinaria in caso di programmi finalizzati alla gestione di crisi occupazionali ovvero miranti al reimpiego di lavoratori coinvolti in detti programmi.
- I rappresentanti della Regione Lombardia hanno dichiarato che è stato avviato un piano di formazione dei lavoratori già interessati alla CIGS avente l’obbiettivo di ricollocazione nelle iniziative attivate dalle società che si insedieranno nell’Area di Arese
Si conviene quanto segue :
- Le OO.SS. e le RSU si sono dichiarate favorevoli al ricorso da parte dell'Azienda alle Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, nell'ambito del sopraccitato decreto legge, in quanto la soluzione individuata permette di gestire l'arco temporale necessario per la ricollocazione dei lavoratori interessati nell’ambito degli accordi sopra richiamati, sottoscritti tra la Regione Lombardia, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e le società immobiliari proprietarie dell’area.
- L’Azienda si dichiara disponibile, in alternativa alla collocazione in mobilità, a sospendere dal lavoro in via continuativa, con richiesta di intervento alla Cigs ai sensi del DL sopra richiamato, 489 operai di Arese di cui alla procedura di mobilità suddetta, purchè vi sia effettiva concessione del trattamento di cigs per tale personale, per il periodo dal 9 dicembre 2003 sino al 31 dicembre 2004.
- Verranno inoltre sospesi dal lavoro in via continuativa dal 9 dicembre 2003 sino al 31 dicembre 2004 10 impiegati e 13 operai del comprensorio di Arese e 2 operai dell'area commerciale di Milano già interessati alla sospensione del lavoro in via continuativa dal 9/12/2002 e alla procedura di mobilità conclusasi il 30 luglio 2003 presso il Ministero del Lavoro nei con fonti dei quali viene prolungato al 31/12/20004 il termine per la collocazione in mobilità previsto dalla citata procedura.
- Saranno inoltre sospesi dal lavoro in via continuativa dal 9 dicembre 2003 e sino al 31 dicembre 2004 ulteriori 33 impiegati e 3 operai del comprensorio di Arese e di Milano già sospesi dal lavoro dal 9 dicembre 2002 e non in possesso dei requisiti per accedere alla mobilità prevista dalla esperita procedura il 30/07/03.
- Le parti si danno atto di aver esperito le consultazioni sindacali per complessivi 550 lavoratori già interessati dal provvedimento di sospensione dal lavoro del 9 dicembre 2002 per quanto possa occorrere, vista l’espressa deroga alla normativa vigente contenuta nel decreto legge 328/03.
http://www.autprol.org/