25/10/2003: Comunicato sulle perquisizioni del 24.10


La situazione si fa sempre più difficile per i padroni: le prospettive per l’occupazione, anche se debitamente gonfiate dall’illusione mediatica, di un’imminente ripresa economica, sono nere. Il governo Berlusconi e l’opposizione di centrosinistra, per ovviare alla perdita secca e costante di migliaia di posti lavoro, hanno partorito prima il “pacchetto Treu” e oggi la “riforma Biagi” del mercato del lavoro. Con la consueta retorica hanno promesso la luna e stanno distribuendo occupazione precaria e sottopagata, nonché riforme strutturali a costi sociali altissimi per tutti i proletari.
Questi macigni fatti cadere nel corso degli anni sulle spalle dei lavoratori cominciano ad essere restituiti ai mittenti, con i dovuti interessi. Il rumore di fondo prodotto da una classe in movimento, che ha ripreso a manifestare per le strade, picchettare le fabbriche, occupare stazioni ferroviarie, riprendere possesso dei palazzi sfitti, inizia fastidiosamente ad arrivare all’orecchio dei responsabili del “miracolo capitalistico”: imprenditori, governo, boss sindacali e a quello dell’opposizione “riformista”, corrotta e asservita.
Il blocco sociale dominante riprende con particolare intensità la strategia dell’intimidazione contro gli elementi più combattivi della classe, in continuità con l’imponente dispiegamento dei reparti antisommossa per reprimere le manifestazioni anti-G8 e contro la guerra imperialista, e dopo aver stimolato la discesa in campo di CISL e UIL al fine di disarticolare, senza successo, la piattaforma contrattuale dei metalmeccanici, in prospettiva e in concomitanza dell’entrata in vigore dell’infame legge Biagi e dell’inizio dell’iter legislativo per lo stravolgimento dell’intero assetto pensionistico di milioni di lavoratori, presenti e futuri.
L’inchiesta, che ha portato a una trentina di avvisi di garanzia per il famigerato 270 bis e altrettante perquisizioni, eseguiti dal Nucleo Informativo dei Carabinieri, fra Milano, Brescia e Varese, è proseguita ieri anche a Firenze contro due compagni del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud. Contemporaneamente sono state effettuate dalla Digos, 120 perquisizioni in tutta Italia e sei fermi.
L’attacco nei confronti dei compagni impegnati attivamente nella denuncia politica di questo sistema e della sua rete di complicità e nella critica radicale del suo punto di origine, il lavoro salariato, ha come scopo la divisione del fronte di classe, incentivando forme di desolidarizzazione al suo interno.
Ribadendo la nostra solidarietà ai compagni colpiti e a tutti coloro che lottano contro ogni sfruttamento, riteniamo che queste operazioni abbiano anche come scopo sia la mappatura delle relazioni dentro le strutture di movimento e di classe e la ricostruzione dei percorsi individuali e collettivi dei militanti politici e sindacali in grado di fare coscienza nel mondo del lavoro e nella società nel suo insieme, che la costruzione, in prospettiva, di canali confidenziali al loro interno.
Saluti comunisti.

25 ottobre 2003
Panetteria Occupata - Milano


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