20/10/2003: Libertà per Massimo Leonardi
Stamattina sono state eseguite nell'ambito di un'operazione congiunta DIGOS e ROS perquisizioni contro quattro compagni per i fatti del 4 ottobre durante la manifestazione contro la nuova Costituzione Europea. Nell'ordinanza dell'infame P.M. Vitello tutti i quattro perquisiti sono stati denunciati per delle azioni dirette contro distributori di benzina, banche e cartelloni pubblicitari. Nell'ambito delle perquisizioni gli sbirri hanno sequestrato materiale informatico e cartaceo. Solo Massimo tra i quattro denunciati è stato arrestato ed è sotto custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli, accusato di essere tra i responsabili del vigoroso allontanamento dal corteo del servo appuntato carabiniere Borraccini Massimo, infiltrato tra i manifestanti e travestito da uno di essi. Al fine di avvalorare le loro ipotesi, la DIGOS ha sequestrato vari capi d'abbigliamento per procedere ad un riscontro, tramite foto in loro possesso che possa dimostrare il coinvolgimento di Massimo ai fatti di ottobre.
La repressione dello Stato continua a colpire dopo le innumerevoli inchieste farsa, denunce, arresti e pestaggi in piazza degli ultimi mesi. Sotto l'ombrello della contestazione di reati specifici, lo Stato compie un atto politico per annientare chi si oppone al processo di espansione degli strumenti di dominio e sfruttamento. L'opporsi alla costituzione statuale europea e ai già unificati meccanismio di sfruttamento, controllo e repressione è per loro ovviamente già un reato. Così si colpiscono collettivi, soggetti politici e individualità che non esitano ogni giorno a combattere lo Stato e il capitale.
Solidarietà attiva e militante per Massimo.
Solidarietà per tutte e tutti le compagne e i compagni vittime della repressione.
Libertà per tutti i detenuti.
Fuoco alle carceri!
Compagne e compagni di Roma.
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