14/08/2003: Ennesime provocazioni a Bologna


E' da ormai due settimane che un compagno del CAB (collettivo antimperialista di Bologna, indagato per l'inchista sul CRAC, è oggetto di insistenti attenzioni da parte della digos e dei carabinieri. Appena esce di casa c'è una macchina che lo segue sfacciatamente, che il compagno vada a fare la spesa o che esca la sera per andare in un parco, al bar al cinema. Una volta ogni due giorni poi c'è l'identificazione, tipo il compagno sta camminando per strada e questi a piedi con la paletta lo fermano, e altre cose simili.
In questi ultimi giorni poi si sta tenendo una specie di gara, tra i poliziotti in macchina e il compagno in bici che sfruttando i numerosi sensi unici, nella torrida e vuota bologna, fa la gara a non essere fermato la sera.
Ora al di la delle considerazioni semi serie, quello che sta avvenendo è un chiaro esempio di intimidazione e isolamento, per favorire quelle nefaste pratiche di desolidarizzazione nel movimento antagonista e sindacale.
La solidarietà è un arma
Uniti contro la repressione

collettivo antimperialista di Bologna



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