23/07/2003: Comunicato di Linearossa sulle perquisizioni del 16 luglio
Mercoledì 16 luglio tre compagne di Linearossa di Viareggio e di Massa hanno subìto la perquisizione nelle abitazioni, alle auto, sui posti di lavoro.
Una compagna è stata addirittura "sequestrata" dalle ore 06.00 alle ore 21.00 (15 ore !) a causa di varie perquisizioni e per essere stata costretta a viaggiare da Viareggio a Firenze, da Firenze a Pisa e da Pisa ancora a Viareggio, subendo la perquisizione della propria abitazione, quella del padre a Firenze, della sede di Linearossa di Firenze e sul posto di lavoro a Pisa.
Oltre al consueto sequestro di materiale politico e di indagine sulla vita organizzativa di Linearossa, i funzionari della Digos avevano il mandato di controllare i farmaci, che normalmente ciascuna persona tiene in casa.
Le perquisizioni di Viareggio e Massa contro Linearossa avvengono a pochi giorni (11 luglio) dalle 56 effettuate dai Ros dei carabinieri in varie parti di Italia su ordinanza dell'8 luglio, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna a firma del dott. Giovagnoli e a meno di due mesi (22 maggio) dalla perquisizione di un compagno di Linearossa di Viareggio su mandato della "Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze".
Quelle di mercoledì 16 luglio sono state ordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze a firma del Procuratore della Repubblica Fleury. I capi di imputazione riguardano gli artt. 270 bis (associazione sovversiva), 306 (banda armata), 110 (concorso di reato) e 628 (rapina aggravata) del c.p.
La rapina sarebbe stata "consumata in Firenze il 6 febbraio 2003 in danno dell'Ufficio Postale 5".
Nello stesso decreto di perquisizione si afferma: " ... emerge un profilo della persona in questione che appare compatibile con quello di un soggetto appartenente alle Br ... considerato inoltre che alla compatibilità di tale profilo contribuisce in particolare la organicità della ... all'area della sinistra antagonista, con indiretta relazione con soggetti già condannati per appartenenza alle Br, nonché l'assenza dal luogo di lavoro il 3 gennaio 2003, giorno in cui venivano effettuate le prove generali, anche sui luoghi,
per l'esecuzione di una rapina di autofinanziamento poi effettivamente realizzata il 6 febbraio 2003".
Ogni commento è decisamente superfluo!
Il dato significativo, per la "banda di uomini armati" (lo Stato capitalista), è la necessità di una conoscenza sempre più profonda e a 360° di tutto quello che esiste, perché solo con questa conoscenza sarà in grado di continuare e di migliorare il suo vecchio lavoro, per impedire che da qualsiasi germe possa nascere qualcosa di utile al proletariato per liberarsi dall'oppressione e dallo sfruttamento.
Oltre a ciò, simili operazioni servono: - a far terra bruciata attorno a comunisti, rivoluzionari e oppositori del sistema capitalista (vedi ad es. le perquisizioni nei posti di lavoro); - ad ostacolare la nostra attività attraverso il sequestro di materiale, computer, dischetti, etc.; - ad intimidire i soggetti meno provati e meno forti politicamente, in particolare i giovani impegnatisi soprattutto dopo i fatti del luglio 2001 a Genova; - a fare sfoggio dei loro strumenti repressivi e della loro presunta onnipotenza.
Ciò rappresenta inevitabilmente una forma di deterrenza attiva verso soggetti, organismi, gruppi, che provoca timori, preoccupazioni e paure per ogni possibile conseguenza giudiziaria o addirittura per il carcere, e produce la sensazione profonda che tutto possono fare e tutto fanno.
La loro conoscenza è al servizio di questo putrido sistema, giova solo al loro potere, ai loro profitti e ai loro privilegi, qui da noi come nel resto del mondo: ostacoliamola elevando la nostra coscienza.
Solidarietà di classe ai compagni e alle compagne arrestati, inquisiti e perquisiti
La solidarietà è un dovere di classe
Promuoverla e organizzarla è la condizione per svilupparla.
Trasformare la solidarietà di classe in coscienza rivoluzionaria.
Linearossa è disponibile a discutere con quanti sono interessati a conoscere e a socializzare questo tipo di esperienza e a costruire forme di unità possibili e necessarie per rispondere sempre più adeguatamente alla repressione.
17 luglio 2003
Linearossa
http://www.autprol.org/