16/07/2003: Contro la repressione non si tace…


C’è un rapporto costante tra lo scontro di classe e la repressione.
Gli strumenti repressivi sono vari spesso discreti, quotidiani, volti a prevenire ogni possibile accenno di dissenso, a volte complessi ed atipici, come attentati di stato, montature giornalistiche, violente e spettacolari gestioni delle piazze.
Momenti cruciali della repressione di piazza in questi anni sono state le giornate di Napoli e del g8, mentre non sono mancati maxi processi, persecuzioni giornalistiche, inasprimento dei controlli con l’ausilio di mezzi telematici, piogge di notifiche per reati associativi, sgomberi di occupazioni, provvedimenti vari limitativi della libertà personale.

La repressione in atto è classista in quanto rivolta contro i proletari ed intimamente collegata alle misure di limitazione del salario reale ed all’attacco alle condizioni di vita.
Preventiva in quanto attacca direttamente la libertà di autodeterminazione e di autorganizzazione delle lotte.
Culturale nella misura in cui si estende a tutti gli aspetti della società civile determinando le condizioni per un progressiva limitazione o annullamento delle libertà borghesi.

Sabato 19 luglio 03 ore 15:00
Sala del Dopolavoro ferroviario Via A. Doria 9 Genova (a fianco della stazione FS P.Principe)
Assemblea Nazionale

Le 56 perquisizioni di venerdì 11 in diverse città italiane, l’ormai usuale accusa di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270 bis): prosegue lo stillicidio di denunce……

Analisi degli aspetti sociali, politici ed istituzionali della repressione
Censimento delle misure restrittive maggiormente applicate in questo periodo.
I processi per il g8
Campagne di sottoscrizione per detenuti e spese legali in genere
I grandi appuntamenti internazionali e la piazza: spezziamo la spirale che produce morti, feriti e strascichi giudiziari che durano anni.
Lavoro e repressione
Immigrati e repressione
lniziative per la scarcerazione degli arrestati a Salonicco
Le 56 perquisizioni di venerdì 11 in diverse città italiane, l’ormai usuale accusa di “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” (270 bis): prosegue lo stillicidio di denunce, pedinamenti, perquisizioni, provvedimenti restrittivi, cariche e pestaggi, sevizie e omicidi perpetrati ai danni di chi non piega la testa

Riteniamo che l’unico terreno su cui costruire un percorso rivoluzionario sia quello della pratica dell’azione diretta legata ad una lucida e radicale critica dell’esistente ed alla articolazione di un’efficace rete di solidarietà che riesca a contrapporsi agli attacchi sferrati, in modo sempre più massiccio, alle nostre condizioni di vita.

Compagne e compagni di Genova INFO csainmensa@libero.it

Per raggiungere la sede dell’assemblea in auto:
uscita Genova ovest direzione centro città stazione FS Principe circa 1500mt

http://www.autprol.org/