18/06/2003: processo a firenze
MERCOLEDI 25 GIUGNO ORE 9.30 PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ AGLI IMPUTATI SOTTO L'AULA BUNKER
Mercoledì 25 giugno si svolgerà la prima udienza del processo a seguito degli incidenti sotto il consolato USA di Firenze nel 1999 durante la guerra
contro la Yugoslavia, con 15 denunciati.
Questa udienza sarà tenuta all'interno del'Aula Bunker con un chiaro intento di criminalizzare ulteriormente gli imputati.
Ma tutto questo non ci stupisce affatto. Né ci sconvolge la pesante, oltre 2 anni e mezzo, condanna inflitta ad un compagno, con il rito abbreviato,
condanna dovuta esclusivamente al percorso politico precedente di questa persona. Stupisce piuttosto come ancora oggi, ed ormai da oltre 3 anni,
gran parte della sinistra radicale ed antagonista in Italia, rifiuti di affrontare in termini seri l'escalation repressiva cui assistiamo quotidianamente,
rifugiandosi in banali considerazioni tipo la repressione ci sarà sempre (grazie) ed è più importante occuparsi di altro.
Invece riteniamo che questo piano debba essere analizzato, capito e trasmesso dai compagni, che solo attraverso un metodo serio si possano dare delle risposte adeguate alle ondate repressive cui tutto il movimento, anche se in diverse forme, è oggetto, e per cui non si viene condannati per ciò che si fa ma piuttosto per ciò che si è e per ciò che si rappresenta.
Dal 1999 ad oggi, non a caso in coincidenza della ripresa delle attività di guerra, la strategia repressiva statuale ha portato a decine di compagni
incarcerati, centinaia di persone sotto indagine per associazione sovversiva, perquisizioni continue di comunisti, anarchici, centri sociali, l'uso delle carceri speciali (indagine di Cosenza e non solo), uso del 41 bis anche per reati politici, la messa in pratica delle misure amministrative tipo
firma obbligatoria, allontanamento dalle città?.
Ancora oggi diversi compagni rimangono agli arresti o sotto misure restrittive per i fatti di Genova, a significare simbolicamente dove fosse la ragione e dove il torto, mentre proprio per quel deficit di analisi i compagni vengono lasciati soli; la divisione tra buoni e cattivi può procedere ed il lavoro repressivo viene semplificato.
Tutto ciò avveniva già con il precedente governo a significare come 'la sicurezza' venga trattata in maniera simile da entrambi gli schieramenti
istituzionali.
Sul piano internazionale ed in quello europeo in particolare, affiancando la strategia militare, continua a svilupparsi la strategia repressiva comune
ai maggiori paesi, fatta di legislazione speciale, mandati di cattura internazionali, eliminazione dei procedimenti di estradizione in Europa, estensione della definizione di terrorismo, la presa di posizione comune di UE ed USA con la pubblicazione delle lista nera delle organizzazioni cosiddette 'terroriste' che include, nella dimostrazione di come si può andare d?accordo contro i nemici comuni, le Farc, il Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e tutte le organizzazioni della Sinistra Patriottica Basca, della Resistenza Palestinese, il PKK, il DHKC turco, tutte le Organizzazioni Rivoluzionarie Europee.
Forse alcuni benpensanti affermeranno che hanno fiducia nella magistratura, in quella magistratura che quotidianamente firma arresti e perquisizioni.
Per noi questo processo sarà l'ennesima occasione per mobilitarci, chiedere la solidarietà e la mobilitazioni di tutti coloro che ritengono che in questo momento sia fondamentale lottare contro il clima repressivo che in tutti gli aspetti politici e sociali della nostra vita va ad aumentare.
NO AL PROCESSO NELL'AULA BUNKER
SOLIDARIETA' AI COMPAGNI COLPITI DELLA REPRESSIONE
FUORI I COMPAGNI DALLE GALERE
FIP VIAVILLAMAGNA 27A
CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD
http://www.autprol.org/