16/06/2003: Comunicato sui fatti in Iran


Da sette giorni gli studenti delle università iraniane sono in lotta contro il regime iraniano,nelle ultime ore ci sono stati arresti di massa, feriti, un morto a SHIRAZ e tre studentesse arrestate a tehran sono disperse....

Organizzazione dei Guerriglieri Fadaian del Popolo Iraniano
Organization of Iranian People's Fedayee Guerrillas

Lunedi 16 Giugno 2003

COMUNICATO STAMPA

Continua per il settimo giorno
la rivolta popolare in sostegno agli studenti delle università di Teheran

Al grido di morte a Khamenei, morte a Khatami, viva la liberta la protesta si è esteso anche alle città di Shiraz, Mashhad, Isfahan e Ahwaz

Poco dopo il discorso minaccioso e calunnioso di Ayatollah Khamenei la guida religiosa del Regime iraniano contro la rivolta degli studenti dell’università di Teheran, gli studenti e la popolazione di diverse città iraniane sono scesi per le strade al grido di “morte a Khamenei” e “morte a Khatami”.
Nelle città di Ahwaz, Isfahan, Shiraz e Mashhad la popolazione si scontra regolarmente con gli squadristi del regime. Nelle ultime ore sono stati effettuati arresti di massa in tutte le città iraniane, nella manifestazione della notte scorsa a Shiraz uno studente è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco e sono stati arrestati diversi tra professori ed assistenti universitari.
Come da sempre e contro l’immaginario politico corrente avevamo affermato, il Presidente Khatami non solo non è un “riformatore” ma è da sempre uno dei assi della politica repressiva della repubblica islamica, e l’assenza di ogni intervento a favore degli studenti è un segno ulteriore della giustezza della nostra posizione nei suoi confronti, se c’è ne fosse ancora bisogno.
Condanniamo la mistificazione del regime iraniano che chiama gli studenti e la popolazione “agenti degli U.S.A, mentre tutte le politiche di privatizzazione intraprese dal governo del “riformatore” Khatami in tutti i settori compreso la scuola e l’università sono in realtà politiche neo liberiste tanto care agli Stati Uniti come alle istituzioni monetarie e bancarie internazionali.
La rivolta del popolo iraniano contro le politiche repressive del regime ha radici lontane nella sua resistenza democratica che dura da più di due decenni e una lotta popolare che ha costellato il cielo della democrazia iraniana con più di 150000 martiri fucilati o morti sotto le torture dal 1982 ad oggi, non a caso una delle richieste degli studenti in tutto il paese è la libertà per i prigionieri politici.
L’organizzazione dei guerriglieri fedaian del popolo iraniano come parte integrante della resistenza popolare contro regime sostiene gli studenti e la popolazione in rivolta e chiede a tutti i partiti politici, associazioni democratiche e organi internazionali in difesa dei diritti umani di attivarsi per fermare la mano degli aguzzini del regime iraniano.
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Alì Ghaderi
Responsabile esteri
dell’organizzazione dei guerriglieri fedaian del popolo iraniano

http://www.autprol.org/