11/06/2003: lettera per i compagni


Carissime compagne, carissimi compagni,la battaglia della Mirafiori non è finita, anzi sta entrando nella fase più critica: la Fiat sta raggiungendo gli obiettivi che si era data.
Una produzione molto importante e longeva, la piccola auto popolare economica, la Panda, sta per essere soppressa: con essa si perderanno
oltre duemila posti di lavoro a Mirafiori Carrozzeria e molte migliaia nell'indotto. Grazie alla compiacenza di maggioranza parlamentare e
governo ed un accordo separato con i sindacati gialli) con una legge ad hoc questa emorragia gravissima di posti di lavoro sarà gestita con gli
strumenti della mobilità breve (tre anni alla pensione) e lunga (fino a sette anni alla pensione). I costi di questa operazione per togliere dai guai la Fiat vengono rigettati ancora una volta sulla collettività.
Dopo la divisione classica tra "sommersi e salvati" operata dopo i duri mesi di lotta intensa di fine 2002, il mancato raggiungimento di obiettivi visibili e concreti hanno portato gli operai in uno stato di sfiducia soprattutto nell'efficacia dello sciopero: la partecipazione è crollata negli scioperi di inizio anno che dovevano far continuare la lotta anche dopo le lettere di cigs, negli scioperi contro la guerra imperialista in Iraq, ed oggi negli scioperi per un vero contratto collettivo nazionale contro gli accordi separati ed antidemocratici di Fim-Uilm-Fismic.
Per chi non va in "prepensionamento" i tempi si fanno sempre più oscuri: le suddette oo.ss. hanno anche firmato un accordo separato che permette all'azienda l'introduzione di una organizzazione del lavoro con la quale si peggiorano i carichi di lavoro e si tagliano i tempi sulla linea di
oltre il 20% (il famigerato TMC2 di Melfi e Cassino, dove si contano un numero altissimo di patologie quali tendiniti, tunnel carpali, ernie al
disco negli operai giovani!).
Nonostante questa mossa antioperaia infame nelle elezioni delle Rsu Di maggio le organizzazioni firmatarie hanno ottenuto il 70% dei voti
circa, segno che il sistema clientelare che gestiscono è oltremodo radicato.
Notizie di oggi ci dicono che i manager Fiat sono stati visti visitare gli stabilimenti delle carrozzerie Bertone e Pininfarina per dare conto
terzi produzioni di gamma alta come Lybra e Thesys. Si programma lo spostamento della produzione dell'Alfa 166 a Pomigliano D'arco. Quindi la Fiat lascerà che la decisione su chi produrrà la nuova Punto del 2005 tra Mirafiori e Termini Imerese venga presa in base a chi offre maggiori
disponibilità ad adattarsi ai programmi di taglio del costo del lavoro, insomma a chi si fa sfruttare di più.
Con l'incognita General Motors pronta per il prossimo anno: cosa succederà, diventeranno i nuovi padroni a tutti gli effetti dell'industria
monopolistica dell'auto italiana? Secondo le leggi vigenti della globalizzazione liberista sposteranno le produzioni in paesi dove il
lavoro operaio viene supersfruttato e sottopagato e non esistono legislazioni minime di tutela. Oggi svendersi per il proletariato italiano non
solo è vile ma non porterà a nessuna salvezza, anche se questo è quello che vogliono raccontarci.
Purtroppo davanti a questa situazione non vi sono lotte all'altezza, non esiste un coordinamento, ho l'impressione che stia passando l'idea
negli stabilimenti meno colpiti (per ora), come Pomigliano o Melfi, di restarne fuori, non farsi coinvolgere da una lotta di grosse dimensioni. Spero
di essere smentito dai fatti.
Ecco per noi di Mirafiori la vedo nera soprattutto nella capacità di
Reagire a questa deriva che porterà alla chiusura dello stabilimento. Per
Questi motivi credo che il vostro lavoro sia molto importante anche per noi,
e per tutti gli operai.
Saluti fraterni.
U. B., operaio della carrozzeria, delegato fiom.
7 giugno 2003

http://www.autprol.org/