23/02/2003: Cronaca di coercizione dal carcere di punizione di Messina


Dal giorno del mio arresto e portato qui, in 2 mesi è successo questo, durante l'isolamento di 10 giorni, al quale ho reagito con uno sciopero
della fame e altri tipi di proteste. Ma non sono servite a nulla. Il 23 Dicembre 2002, 5 guardie del carcere vengono a prendermi nella mia cella dove fino a quel momento malvolentieri stavo, e portato in una cella di punizione, arrivati dentro questa cella, mi hanno invitato a spogliarmi del tutto nudo, ma al mio rifiuto, sono stato preso e sbattuto sul muro con una certa forza (il giorno dopo ero pieno di lividi sulla spalla sinistra). Ma non è finita qui, uno di loro, esaltato, al grido ci penso io a questo coglione, che voi no global siete tutti pezzi di merda, sono stato preso a pugni, per quasi 4 ore sono rimasto nudo in quella cella. Mi sono sentito umiliato e solo. Da due mesi non faccio colloquio con i miei familiari, mia madre è stata respinta per 2 volte, arrivata apposta da Catania con notevoli difficoltà economiche. Avuta notizia che per la seconda volta mia madre non era stata fatta entrare, prima mi sono rifiutato di salire nella "mia" stanza per circa 30 minuti, e poi, con uno sciopero della fame durato 5 giorni finchè non avevo ottenuto il nulla osta da Genova per questa settimana. LA LOTTA PAGA!!! Sono stato successivamente minacciato da Ispettori corrotti, che con terzi mi minacciavano di farla finita, se no mi sarebbe finita male. Vi pregherei di far sapere quello che qui accade. Adesso è arrivata anche una squadretta, pronta al pestaggio.
NO PASARAN
FRANCESCO PUGLISI
07/ 02/ 2003

Questa lettera ci è arrivata il 10 febbraio 2003 dal carcere di Messina dove Francesco è detenuto dal 4 dicembre '02 in merito all'inchiesta
della procura di Genova sulle giornate contro il G8. Oltre a lui sono ancora in carcere 3 compagni e 1 compagna. Senza nessun processo a loro carico è da oltre due mesi che si protrae la loro carcerazione preventiva ( ma quale pericolo di fuga, inquinamento delle prove e reiterazione del reato........!!!) Pensiamo che questa inchiesta sia da inserire in un clima di crescente criminalizzazione nei confronti dei movimenti di lotta e di sempre maggiore restrizione degli spazi di agibilità politica, clima che mira a ribaltare la verità su quelle giornate, che ha visto negare, attraverso
violenze, torture, arresti e l' assassinio di Stato premeditati, il diritto a manifestare a centinaia di migliaia di persone. Carlo Vive !!!

LIBERI TUTTI
LIBERE TUTTE

Invitiamo tutti e tutte a denunciare il clima di intimidazione e violenza nei confronti del compagno Francesco e a esprimere concreta
solidarietà ai compagni e alla compagna in carcere .

Marina Cugnaschi : c.c. Pontedecimo- via Coni Zugna 3 - 16164 Genova
Vincenzo Vecchi: c.c. Marassi - P.le Marassi 2 - 16139 Genova
Alberto Funaro: c.c. Rebibbia - Via R. Maietti - 00156 Roma
Carlo Cuccomarino: c.c. Vibo Valentia - Contrada Cocari 29 - 89900 Vibo Valentia
Francesco Puglisi: c.c. Messina - Via Consolare Valeria - 98124 Messina-Gazzi

Centro Occupato Autogestito T28 - via dei Transiti 28 Milano

http://www.autprol.org/