Convegno
di fondazione di Autonomia Operaia
3,4
Marzo 1973
Mozione
conclusiva approvata
L'incontro
di lavoro e di verifica delle Assemblee Autonome e dei Comitati operai che si è
svolto a Bologna il 3 e 4 marzo, ha concretizzato, in un confronto politico che
partiva dalle realtà rappresentate, il tema dello sviluppo e
dell'organizzazione dell'autonomia operaia. Il contributo militante dato dai
compagni organizzati nelle varie situazioni è stato la base che ha permesso di
non rimanere invischiati in un dibattito ideologico astratto, ma di centrare
concretamente i problemi dello scontro di classe in atto nel paese. La classe
operaia oggi all'offensiva contro i programmi di ristrutturazione capitalistica
e contro la repressione, esprime la necessità, evidenziata nella riunione di
Bologna, di muoversi verso livelli organizzati e alternativi dell'autonomia a
livello nazionale. L'autonomia operaia ha espresso in questo ciclo di lotte il
bisogno di organizzarsi attorno innanzitutto ad una lirica politica e quindi
agli obiettivi che ne scaturiscono. Difendere gli interessi reali della classe
operaia significa di fatto acutizzare la crisi della borghesia, muovendosi su
obiettivi che blocchino la ripresa produttiva e significa anche il superamento
delle organizzazioni revisioniste per la costruzione dell'alternaativa. La base
di tutto questo è il comportamento politico dell'autonomia operaia che si muove
come negazione dei bisogni di sviluppo del capitale e contro la sua componente
riformista funzionale a questi bisogni (sindacati e partiti dell'arco
costituzionale). Questo rifiuto dell'organizzazione capitalistica del lavoro che
si esprime anche attraverso l'assenteismo come forma spontanea di reazione
operaia, si articola su quegli obiettivi che l'autonomia è stata capace di
praticare nelle singole realtà rappresentate, nella prospettiva politica della
lotta alla ristrutturazione, alla repressione, all'organizzazione capitalistica
del lavoro. Obiettivi collegati in questa prospettiva sono:
-
rifiuto
della mobilità e della polivalenza
-
lotta
all'intensificazione dei ritmi e alla nocività
- 36
ore
-
lotta
ai licenziamenti
- salario
uguale per tutti
La
pratica rivoluzionaria alternativa di questi obiettivi deve sviluppare l'attacco
per far saltare la gerarchia aziendale, che in forma diretta si manifesta
attraverso i dirigenti e i capi, in forma indiretta attraverso il crumiraggio
organizzato e i tentativi di provocazione dei fascisti, sviluppando via via un
processo tendente alla ingovernabilità della produzione. Di fronte a questo
preciso attacco operaio il capitale ha bisogno di far pagare la sua crisi alla
classe operaia. La classe operaia risponde con un livello organizzato che passa
attraverso il salario garantito, in tutte le sue varie articolazioni. Salario
garantito anche come programma di lotte sociali che vede nel territorio un
momento organizzativo tra fabbriche, scuole e quartiere, insieme a tutti gli
obiettivi di un progetto di riappropriazione di classe che esprima una lotta
complessiva la cui qualità impone reazioni sempre più dure e violente da parte
dello Stato borghese. Le proposte organizzative devono concretizzare le linee
politiche espresse in questa mozione.
STRUTTURE:
Si
è stabilito di costituire una commissione che si raduna periodicamente con i
compiti sotto elencati, fermo restando che tale soluzione ha necessariamente un
carattere provvisorio e va verso la costruzione di strutture più solide sulla
base della crescita unitaria e delle capacità di tutte le realtà
rappresentative.
1)
la commissione è composta da due compagni per zona: Porto Marghera, Roma,
Napoli, Milano, Torino;
2)
tale commissione si assume la responsabilità di garantire continuità al
processo di costruzione dell'autonomia a livello il più generale possibile. Si
assume quindi la responsabilità politica di tutto quanto verrà fatto e
promosso a livello comune (in particolare di promuovere i contatti e i rapporti
politici con nuove realtà autonome);
3)
le strutture di lavoro (sedi, stampe, ecc.) delle singole situazioni sono
disponibili per sostenere la commissione in questo inizio di struttura unitaria,
nella prospettiva di creare una struttura unitaria più completa;
4)
la commissione dovrà ampliare la base strutturale al livello di mutuo soccorso
rivoluzionario, autodifesa, finanziamento, ecc.;
5)
a tutte le distinzioni, in base al processo di concreta costruzione promozione
unitaria , la commissione promuove un incontro nazionale a tutte le realtà
autonome.
STRUMENTI:
a)
Uno degli strumenti che la commissione vuole concretizzare è un bollettino
politico mensile: il primo numero è relativo alle conclusioni politiche di
questo dibattito (esiste già la copertura finanziaria).
b)
anche gli strumenti di stampa già operanti nelle varie zone saranno di appoggio
e sostegno al bisogno più generale in modo da contribuire alla costruzione di
una reale saldatura tra le varie situazioni autonome.
-
la
prima riunione della commissione deve affrontare anche il problema tecnico e
finanziario del futuro bollettino. Indicativamente questa riunione si deve fare
alla fine della prossima settimana;
-
la
commissione avrà anche lo scopo di concretizzare il discorso sul Sud, la
violenza, la scuola, la situazione dcl movimento internazionale in altrettanti
documenti allo scopo di essere sempre elemento promozionale e organizzativo
dell'autonomia di questi settori.
Hanno
partecipato ai lavori:
Milano
- Alfa Romeo, Pirelli, Sit Siemens, Farmitalia, Binda;
Porto
Marghera - Petrolchimico, Chatillon, Rex Pordenone;
Napoli
- lgnis, GIE, Italsider, Edili, Porto,SIP, Mecfond;
Torino
- FIAT Mirafiori, FIAT Rivalta, Telemeccanica AFM;
Genova
- Italcantieri, Ansaldo Mecc. Nucl.;
Ferrara
- Montedison, Eridania;
Firenze
- Galileo, Carapelli;
Roma
- ENEL, Policlinico, Sip, Edili