Comunicato
di Euskadi Ta Askatasuna al popolo basco
ETA, organizzazione
socialista rivoluzionaria basca per la liberazione nazionale,
vuol
fare giungere alla società basca, mediante questo comunicato, le sue
riflessioni e posizione di fronte alla situazione che attraversa Euskal Herria
(Paese Basco, N.d.T.) alla vigilia delle elezioni di maggio. Insieme alla
seguente dichiarazione renderemo noto quali sono, secondo la nostra opinione, le
questioni e vie fondamentali per rispondere alle sfide che affronta Euskal
Herria.
Le elezioni del 25 maggio:
In una parte del nostro paese, questo mese, si svolgeranno delle elezioni. Nel
nostro paese le elezioni si sono sempre svolte sotto leggi straniere o imposte
dai cacicchi locali; non ci sono mai state elezioni democratiche. Malgrado ciò,
la gente semplice, i lavoratori, noi che non basiamo il benessere e la difesa
dei diritti individuali sull’oppressione di altri, siamo riusciti a presentare
candidati, nonostante tutti gli ostacoli, portando nelle istituzioni
l’opinione, i desideri e la saggezza della gente semplice.
Dunque, in Araba, Nafarroa, Gipuzkoa e Bizkaia, si svolgeranno le elezioni
amministrative, per le quali un?organizzazione popolare, Batasuna, è rimasta
fuori dalla legalità spagnola. Non si è trattato che di un ulteriore anello
nella catena di un attacco generale e incessante. Lo Stato spagnolo decide,
imponendo a tutti i poteri di muoversi all?unisono. Tentando di dare
un’immagine civile a questa aggressione, hanno messo il Partido Popular ed il
Partido Socialista Obrero Español a servire le pozioni preparate con la frutta
avvelenata di Franco e Mola.
Altri partiti politici mostrano unicamente, ancora una volta, il desiderio di
trarre vantaggi da questo nuovo attacco. Hanno cominciato a bere la pozione del
fascismo turandosi il naso, guardando dall’altra parte ed incolpando
dell’attacco le stesse vittime.
Si tratta di un comportamento molto radicato in partiti come il Partido
Nacionalista Vasco, Eusko Alkartasuna e Izquierda Unida. Hanno fatto lo stesso
all’epoca dei GAL (Grupos Antiterroristas de Liberación, organizzazione
paramilitare promossa dai poteri spagnoli per condurre la guerra sporca contro
l’indipendentismo basco con attentati, sequestri ed omicidi di militanti e di
persone innocenti, N.d.T.), di fronte alla dispersione dei combattenti baschi
incarcerati e ogni volta che nel processo di liberazione si sono compiuti passi
attraverso il dialogo e la negoziazione. Temono la libertà e si pongono agli
ordini del fascista governante; fanno sensazione, ma sono sempre acquiescenti,
perché sperano di raccogliere benefici dall’aggressione che la Spagna
perpetra contro il nostro popolo. Con la schiena ben piegata, proclamano di non
essere servi, levandosi il cappello in segno di rispetto per coloro che
torturano ed uccidono cittadini baschi.
I cittadini, senza arretrare e senza ostinarsi, hanno intrapreso l’ennesimo
tentativo di organizzazione per far giungere nelle istituzioni la loro
rivendicazione di giustizia, per evitare che i cacicchi e gli arricchiti
facciano ciò che vogliono senza testimoni e per difendere e far rispettare in
esse i diritti fondamentali del nostro popolo.
Quelli saranno proprio i voti più utili, perché si trasformeranno in mattoni
indispensabili per costruire Euskal Herria; saranno voti proibiti dalla Spagna,
ma non inutili, bensì molto fruttiferi. Voti per dimenticare, una volta per
tutte, le stantie formule che cercano di mantenere l?attuale corruzione, voti
che daranno impulso a Euskal Herria attraverso proposte oneste ed efficaci nella
costruzione nazionale basata sulla pace e sulla democrazia. Voti che causeranno
vera sofferenza ai nemici di Euskal Herria: voti per la dignità e per la lotta.
Dichiarazione:
Come
in queste elezioni di maggio, di tanto in tanto i cittadini baschi hanno la
possibilità di scegliere politicamente in circoscrizioni e sotto leggi
straniere. Questo è stato l’unico esercizio democratico che ci hanno
lasciato: partecipare alla democrazia di Spagna e Francia.
Durante l’ultimo hanno sono state rese pubbliche nuove proposte per consultare
i cittadini baschi; proposte che confermano il modello fondamentale sostenuto
per molti anni dalla sinistra indipendentista, cioè che Euskal Herria non si è
ancora pronunciata, né ha avuto la possibilità di esprimersi in maniera
democratica.
Qualsiasi proposta che si basi sulla consultazione popolare è motivo di
allegria e non può essere trascurato. Perché consultare il popolo è una cosa
molto seria, talmente seria che è uno degli assi principali della lotta di ETA.
Euskadi
Ta Askatasuna vuole nuovamente ricordare la sua posizione in merito:
1-
Siamo totalmente d’accordo con il fatto che si consultino i cittadini baschi
sul loro futuro. Di più, vanno consultati tutti i cittadini baschi, in
uguaglianza e senza condizioni. Se ciò è fatto in libertà e in accordo con la
giustizia, questa consultazione farà da base per la risoluzione di tutto il
conflitto.
2-
Una delle ragioni della nostra lotta è che la volontà della cittadinanza basca
si possa esprimere in condizioni pacifiche e democratiche. E Euskadi Ta
Askatasuna ha promesso che rispetterà sempre la parola di Euskal Herria.
3-
Giunti a questo nuovo bivio storico, sarebbe imperdonabile che coloro che hanno
l’obbligo e la possibilità di offrire una via d’uscita da questa situazione
scegliessero, rifuggendo dalle loro responsabilità, di prolungare e di
esasperare il conflitto applicando tattiche parziali e miopi, di corto respiro,
tentando di schiacciare l?avversario o nemico. E questo è ciò che stanno
facendo sia gli Stati spagnolo e francese, sia il PNV.
4-
Per quanto riguarda Euskadi Ta Askatasuna, insieme alla difesa irrinunciabile
dei diritti fondamentali di Euskal Herria, esprimiamo la nostra ferma e profonda
volontà di compiere i passi necessari alla risoluzione del conflitto.
Le porte di Euskadi Ta
Askatasuna sono aperte, sono altre quelle che rimangono chiuse.
5-
Il superamento della situazione attuale non è cosa che riguardi una sola
persona, organizzazione o istituzione; la risoluzione del conflitto, come la
ricostruzione del nostro paese, necessita di tutte le forze e volontà. Per
questo facciamo nostri tutti gli appelli a progredire conciliando forze e
progetti.
6-
Le principali sfide che affrontano i cittadini baschi, secondo ETA, sono questi:
-
Condurre una ferma difesa di Euskal Herria, senza incertezze ed in piena
legittimità.
-
Costruire i pilastri fondamentali per la sopravvivenza e lo sviluppo di
Euskal Herria.
-
Organizzare, con il maggior consenso possibile, questi progetti principali,
basati sulla difesa e sulla costruzione di Euskal Herria.
Infine,
Euskadi Ta Askatasuna rende noto che ha svolto un processo assembleare dei cui
dettagli, a breve, darà conto a Euskal Herria.
Quindi, Euskadi Ta Askatasuna, proclamando chiaramente e categoricamente che mai
desisteremo di fronte ai nostri nemici, si dichiara disposta sia all’accordo,
sia alla lotta e, basandoci sulla legittimità che ci deriva da tanti anni di
lotta, facciamo appello ai cittadini baschi affinché, ciascuno nel suo ambito e
secondo le proprie capacità, diano quanto possono per il nostro popolo. Da
parte nostra, con Euskal Herria nel pensiero e nel cuore, rinnoviamo il nostro
impegno a dare la vita, se necessario, in difesa della nostra terra madre.
Euskal
Herria, maggio 2003
Euskadi
Ta Askatasuna
E.T.A.