Giù la testa coglioni!
Alcuni
rigurgiti di fascismo, in particolare l’episodio di squadrismo televisivo
inscenato da Forza Nuova a Verona, vogliono istigare all’odio verso gli
immigrati. Con la complicità dei media si produce l’ennesimo falso allarme
sociale nascondendo dietro futili dispute religiose la realtà della miseria,
dello sfruttamento e dell’alienazione generati dal modo di produzione
capitalista. L’islamico oggi deve divenire il nemico al fine di alimentare,
attraverso la paura del terrorismo, la guerra per la spartizione strategica
dell’area che va dal medio-oriente al sud-est asiatico. Questo giustifica
inoltre, sul fronte interno, l’aumento del controllo e della repressione.
Quando
l’illusione democratica del potere non riesce più a riprodurre il comando
capitalistico attraverso il consenso è alla violenza fascista che fa
apertamente ricorso. Oggi l’attacco generale alle condizioni di vita degli
sfruttati - sia qualitative che quantitative - è tale da non poter essere
condotto solamente attraverso la parvenza democratica. La violenza della
repressione delle forze dell’ordine a Genova, la criminalizzazione delle lotte
sociali attraverso i reati associativi
e il carcere duro per chi in galera
non si piega, le prigioni per gli immigrati e le squadracce delle organizzazioni
fasciste, appoggiate esplicitamente da forze politiche di governo, rappresentano
i segnali dell’impossibilità per il potere di esprimersi con la sua facciata
democratica.
Nonostante
ogni tentativo di revisionismo storico, i fascisti dietro le loro parole
d’ordine “popolari” mascherano gli interessi del capitale, dello Stato,
degli sfruttatori, dei padroni. Le efferatezze del nazismo non giustificano il
dominio democratico: questo e quelli sono le due facce della stessa medaglia.
Giudici, politici, carabinieri sono sempre stati pronti ad utilizzare e a
coprire i fascisti: dalle prime azioni punitive delle squadracce, all’amnistia
in loro favore del ministro Togliatti, dalle stragi di Stato, ai tentativi di
pacificazione del diessino Violante, alle attuali cacce all’immigrato.
Non basta commemorare gli orrori del passato, è necessario combattere il capitale e l’oppressione del presente attraverso la solidarietà tra gli sfruttati.
L’autorganizzazione, l’autodifesa e l’insurrezione popolari hanno messo a tacere i fascisti in passato, lo faranno anche oggi.
2003
colonna di ferro