Come licenziare il vostro padrone
Lavorare
per vivere è un oltraggio ben noto a chiunque abbia mai lavorato. La
Democrazia, il grande principio sul base del quale la società americana è
presuntamente fondata, è cacciata dalla finestra non appena timbriamo il
cartellino al lavoro. Senza il diritto di decidere cosa produrre, o di come
quella stessa produzione è organizzata, e solo con una piccola quota del valore
di quel prodotto che trova la strada nei nostri salari, abbiamo tutti i diritti
di essere incazzati con i nostri padroni.
In
definitiva, certo, abbiamo la necessità di creare una società nella quale i
lavoratori prendono tutte le decisioni sulla produzione e sulla distribuzione
dei beni e dei servizi. Industrie dannose o inutili, come la produzione degli
armamenti e quella chimica, oppure le truffe bancarie e assicurative, sarebbero
eliminate. I beni veramente essenziali, come il cibo, l’alloggio e il
vestiario, potrebbero essere prodotti da tutti lavorando solo poche ore
settimanali.
Nel
frattempo, comunque, dobbiamo sviluppare sia strategie che prefigurano questa
utopia, SIA strategie che neutralizzano il duro lavoro quotidiano della
contemporanea schiavitù del lavoro salariato. BOSSBUSTERS, un progetto dei
wobblies della Bay Area, sostiene che l’azione diretta sul posto di lavoro sia
la chiave per realizzare entrambi gli scopi. Ma cosa intendiamo per azione
diretta?
Azione
diretta è qualsiasi forma di guerriglia che azzoppa la capacità del padrone di
realizzare profitto e lo fa cedere di fronte alle richieste dei lavoratori. La
forma più nota di azione diretta è lo sciopero, nel quale i lavoratori
semplicemente se ne vanno dal lavoro e rifiutano di produrre profitto per il
padrone finché non ottengono quello che vogliono. Questa è la tattica
preferita dai “sindacati di categoria” come l’AFL-CIO, pur essendo una
delle modalità meno efficaci per fronteggiare il padrone.
I
padroni, grazie alle loro grandi riserve finanziarie, sono maggiormente in grado
di sostenere uno sciopero che si protrae a lungo, rispetto ai lavoratori. In
molti casi interverranno le ingiunzioni del tribunale per congelare o confiscare
i fondi sindacali a sostegno dello sciopero. E, ancora peggio, uno sciopero
prolungato fornisce al padrone l’opportunità di rimpiazzare gli scioperanti
con forza lavoro composta da crumiri.
I
lavoratori sono molto più efficaci quando intraprendono un’azione diretta
proprio mentre sono al lavoro. Riducendo deliberatamente i profitti del padrone
mentre continui a percepire la paga, puoi paralizzare il padrone senza dare la
possibilità a qualche crumiro di prendersi il tuo posto. L’azione diretta,
per definizione, implica quelle tattiche che i lavoratori possono intraprendere
da sé, senza l’aiuto di agenzie governative, burocrati sindacali o costosi
avvocati. Ricorrere al Consiglio Nazionale delle Relazioni di Lavoro (N.L.R.B.)
in cerca d’aiuto potrebbe anche essere appropriato in alcuni casi, ma questa
NON è una forma di azione diretta.
Quelle
che seguono sono alcune delle forme più popolari di azione diretta che i
lavoratori hanno utilizzato per ottenere quello che volevano. Tuttavia quasi
tutte queste tattiche sono, parlando tecnicamente, illegali. Ciascuna delle più
grandi vittorie portate a casa dal Lavoro nel corso degli anni, è stata
realizzata con azioni dirette militanti che erano, ai loro tempi, illegali e
soggette a repressione poliziesca. Dopo tutto, fino agli anni ’30, le leggi
riguardanti i sindacati erano alquanto semplici – non ce n’erano affatto. La
maggioranza dei tribunali reputava i sindacati quali cospirazioni illegali
contro il “libero scambio”, e gli scioperanti venivano comunemente picchiati
e sparati dalla polizia, dalla milizia di stato, dalle truppe federali e dai
sicari della sicurezza privata.
Il
diritto legale dei lavoratori di organizzarsi è oggi ufficialmente riconosciuto
negli Stati Uniti, sebbene esistano così tante restrizioni che un’azione
efficace è difficile come sempre. Per questa ragione, qualsiasi lavoratore che
si propone l’esercizio dell’azione diretta al lavoro – scavalcando il
sistema legale e colpendo il padrone là dove è più debole – dovrebbe essere
pienamente a conoscenza delle leggi del lavoro, di come sono applicate e di come
possono essere usate contro gli attivisti sindacali. Allo stesso tempo, i
lavoratori devono rendersi conto che la lotta tra padroni e lavoratori non è
una partita a volano – è guerra. Date queste circostanze, i lavoratori devono
sfruttare quanto funziona, che ai padroni (e ai loro tribunali) piaccia o no.
Ecco,
allora, le forme più utili di azione diretta:
RALLENTAMENTO
DELLA PRODUZIONE (=SLOWDOWN)
LAVORO
ALLA LETTERA (=WORK TO RULE)
GOOD
WORK STRIKE
SITDOWN
STRIKES
SCIOPERI
SELETTIVI
WHISTLE
BLOWING (LA BOCCA APERTA)
METTERSI
IN MUTUA (=SICK-IN)
DUPLICE
POTERE (IGNORARE IL CAPO)
MANOMISSIONE
(=MONKEY-WRENCHING)
SOLIDARIETÀ
RALLENTAMENTO
DELLA PRODUZIONE
(=SLOWDOWN)
Il
rallentamento della produzione ha una storia lunga ed onorata. Nel 1899, i
lavoratori portuali organizzati di Glasgow, in Scozia, richiesero un 10% di
aumento di salario, ma incontrarono il rifiuto dei padroni e scesero in
sciopero. Furono arruolati dei crumiri tra i lavoratori agricoli, e i portuali
dovettero riconoscere la sconfitta e ritornare a lavorare col vecchio salario.
Ma prima di tornare al lavoro, avevano sentito dire al segretario del loro
sindacato:
“State
facendo ritorno al lavoro per la vecchia paga. I datori di lavoro hanno ripetuto
costantemente che erano deliziati, dal lavoro degli agricoltori che avevano
preso il nostro posto per diverse settimane durante lo sciopero. Ma li abbiamo
visti lavorare. Abbiamo visto che non riuscivano nemmeno a fare il giro di una
nave senza perdere metà della merce che portavano; in breve, due di loro
facevano a fatica il lavoro di uno solo di noi. Nondimeno, i datori di lavoro si
sono detti loro stessi incantati dal lavoro di questi individui. Beh, allora non
ci rimane che fare lo stesso. Lavorare come lavoravano i lavoratori agricoli.”
Questo
ordine fu obbedito alla lettera. Dopo pochi giorni gli impresari convocarono il
segretario del sindacato e lo pregarono di dire ai portuali di lavorare come
prima, e che erano disposti a garantire il 10% di aumenti.
A
cavallo del secolo, a una squadra di manutentori che lavorava su una linea
ferroviaria nell’Indiana, fu notificato un taglio di stipendi. I lavoratori
portarono immediatamente le loro pale dal fabbro e ne tagliarono due pollici.
Tornando al lavoro dissero al padrone “paga inferiore, pala più corta.”
Oppure
immaginatevi questa. Agli operatori ferroviari BART è concesso richiedere pause
per il bagno (“10-501”) ovunque lungo l’arteria principale, ed il
Controllo Centrale non può negargliele. In realtà questo succede raramente. Ma
che farebbe la dirigenza se improvvisamente ogni operatore ferroviario
cominciasse a prendersi pause prolungate su qualsiasi tratta che facessero lungo
la Baia?
LAVORO
ALLA LETTERA
(=WORK TO RULE)
Quasi
ogni lavoro è ricoperto da un labirinto di norme, regolamenti, disposizioni
permanenti e così via, molti dei quali assolutamente irrealizzabili e
generalmente ignorati. Spesso i lavoratori trasgrediscono gli ordini, fanno
ricorso a tecniche personali per fare le cose, e trascurano le linee gerarchiche
semplicemente per adempiere gli obiettivi dell’azienda. Esiste spesso una
tacita comprensione, perfino da parte di quei dirigenti il cui lavoro consiste
proprio nel rafforzare le regole, affinché queste scorciatoie siano intraprese
per adempiere in tempo le quote produttive.
Ma
che succederebbe se ciascuna norma ed ogni regolamento fosse seguito alla
lettera? Ne risulterebbe il caos – la produzione e il morale precipiterebbero.
E meglio ancora, i lavoratori non possono passare guai a causa di questa tattica
perché, dopo tutto, “stanno semplicemente applicando le regole.”
Sotto
nazionalizzazione, gli scioperi nella ferrovia francese erano proibiti. Tuttavia
i lavoratori ferroviari escogitarono altri modi per esprimere le loro lagnanze.
C’è una legge francese che richiede all’ingegnere di assicurare la
sicurezza di ogni ponte sul quale il treno deve passare. Se nutre ancora dubbi
dopo un’analisi personale, allora deve consultare gli altri membri
dell’equipaggio ferroviario. Ovviamente in questo modo veniva ispezionato ogni
ponte, ogni equipaggio veniva consultato, e nessun treno rispettava gli orari.
Per
ottenere certe istanze senza perdere il lavoro, i lavoratori postali austriaci
osservavano rigidamente la regola secondo la quale tutta la corrispondenza deve
essere pesata per verificare che fosse attaccata la corretta affrancatura. In
precedenza avevano fatto passare senza pesarla tutte quelle lettere e quei
pacchi evidentemente sotto peso, attenendosi in questo modo allo spirito della
regola, ma non al testo letterale. Portando ogni singolo oggetto di
corrispondenza alla bilancia, pesandolo con cura, e poi riportandolo al suo
posto, i lavoratori postali ebbero l’ufficio congestionato di posta non pesata
già il secondo giorno.
Uno
dei problemi più grossi per i lavoratori dell’industria dei servizi è che
molte forme di azione diretta, come i rallentamenti della produzione, finiscono
per danneggiare i consumatori (che sono soprattutto compagni lavoratori) più
che il padrone. Un modo per aggirare questo problema consiste nel fornire un
servizio migliore o più economico – ovviamente a spese del padrone.
I
lavoratori del Mercy Hospital in Francia, temendo che i pazienti non sarebbero
stati assistiti se loro fossero scesi in sciopero, in alternativa rifiutarono di
compilare le fatture per i medicinali, le analisi di laboratorio, l’assistenza
e la terapia. Di conseguenza i pazienti ricevettero un’assistenza migliore (in
quanto il tempo era stato impiegato per occuparsi di loro invece che delle
scartoffie), gratis. Gli introiti dell’ospedale dimezzarono, e gli
amministratori presi dal panico si arresero a tutte le richieste dei lavoratori
dopo tre giorni.
Nel
1968, i lavoratori ferro-tramvieri di Lisbona per protestare contro il rifiuto
di incrementi salariali, fornirono corse gratuite a tutti i passeggeri. I
controllori e i conducenti arrivarono al lavoro come al solito, ma i controllori
non si erano portati le cartelle per raccogliere il denaro. Neanche a dirlo, il
sostegno pubblico fu saldamente alle spalle di questi scioperanti che non
esigevano tariffe di viaggio.
A
New York, i ristoratori aderenti alla I.W.W., dopo aver perduto uno sciopero,
vinsero comunque alcune rivendicazioni obbedendo al consiglio degli
organizzatori della I.W.W. di “accumulare i piatti, dargliene una doppia
razione e calcolare i conti al ribasso.”
FERMATE
(=SITDOWN STRIKES)
Uno
sciopero non deve essere necessariamente lungo per essere efficace. Stabilito il
momento giusto e realizzato correttamente, uno sciopero può essere vinto nel
giro di minuti. Tali scioperi sono “fermate”, quando ciascuno semplicemente
interrompe il lavoro e mantiene la propria posizione, oppure “proteste di
massa”, quando tutti abbandonano il lavoro per andare nell’ufficio del capo
per sollevare questioni importanti.
La
I.W.W. di Detroit impiegò con successo le “fermate” presso la Compagnia
Automobilistica dell’Hudson tra il 1932 e il 1934. “Sedetevi e guardate
salire la paga” fu il messaggio che si dipanò lungo la catena di montaggio
tra gli scioperanti che si erano assicurati alle macchine.
La
pratica inflessibile delle “fermate” innalzò i salari del 100% (da 75
centesimi a un dollaro e mezzo) nel bel mezzo di una recessione economica.
Le
comparse teatrali aderenti alla I.W.W., di fonte al taglio del 50% sui salari,
attesero il momento buono per scioperare. Il dramma utilizzava 150 comparse
vestite da soldati romani per scortare la Regina dentro e fuori il palcoscenico.
Quando partì il segnale d’azione per l’entrata della Regina, le comparse
circondarono la Regina e rifiutarono di spostarsi finché la paga fosse non solo
ripristinata, ma triplicata.
Le
occupazioni sono tuttora armi potenti. Nel 1980, la KKR Corporation annunciò
che stava per chiudere il suo impianto di Houdaille nell’Ontario per
trasferirlo nel Sud Carolina. I lavoratori reagirono occupando l’impianto per
due settimane. La KKR fu costretta a negoziare termini ragionevoli per la
chiusura dell’impianto, incluse le pensioni integrali, la liquidazione, e il
pagamento dei premi assicurativi della sanità.
L’assenza
di preavviso è una grande arma nelle mani dei lavoratori. Gli insegnanti della
Pennsylvania utilizzarono con grande successo lo “sciopero selettivo” nel
1991, quando marciarono in picchetto il lunedì e il martedì, si ripresentarono in servizio il mercoledì, scioperarono di
nuovo il giovedì, e si ripresentarono il venerdì e il lunedì.
Questa
tattica “ancora dentro-ancora fuori” non solo impediva agli amministratori
l’assunzione di crumiri per rimpiazzare gli insegnanti, ma impedì agli
stessi, che non erano entrati in un’aula da anni, di presidiare le scuole
mentre gli insegnanti erano fuori. La tattica fu talmente efficace che
l’assemblea legislativa della Pennsylvania introdusse prontamente dei
disegni-legge che avrebbero messo fuorilegge gli scioperi selettivi.
WHISTLE
BLOWING (LA BOCCA APERTA)
Talvolta
raccontando alla gente semplicemente la verità su quanto accade al lavoro può
esercitare forti pressioni sul padrone. Le industrie di beni di consumo, come i
ristoranti e gli impianti di inscatolamento, sono quelli maggiormente
vulnerabili. E di nuovo, come nel caso del “good work strike”, otterrete il
sostegno del pubblico, il cui favore può decidere del successo o del fallimento
di un’attività economica.
Il
Whistle Blowing può essere altrettanto semplice di una conversazione faccia a
faccia con un consumatore, oppure altrettanto drammatica del caso
dell’ingegnere della P. G. & E. il quale rivelò che i piani del reattore
nucleare del Diablo Canyon erano stati annullati. Quando fu pubblicato
all’inizio del secolo, il racconto “La jungla” di Upton Sinclair fece
saltare il coperchio agli scandalosi standard dell’igiene e delle condizioni
di lavoro nell’industria della carne in scatola. Le cameriere possono rivelare
ai clienti dei ristoranti gli espedienti e le sostituzioni implicate nella
creazione della falsa haute-cuisine che gli viene ammannita. Proprio come il
“lavoro alla lettera” mette fine alla consueta distensione adottata negli
standard di qualità, il “whistle blowing” la svela affinché tutti ne
vengano a conoscenza.
METTERSI
IN MUTUA
(=SICK-IN)
Darsi
malati è una buona maniera di scendere in sciopero senza scioperare. L’idea
è quella di paralizzare il tuo posto di lavoro facendo sì che tutti o la
maggioranza dei lavoratori si metta in malattia lo stesso giorno o gli stessi
giorni. A differenza dello sciopero formale, può essere sfruttato con efficacia
da singoli settori o aree produttive, e può essere spesso usato con successo
perfino in assenza di una organizzazione sindacale formalizzata. Si tratta del
metodo tradizionale di azione diretta dei sindacati dell’impiego pubblico, che
sono legalmente diffidati dallo scioperare.
All’ospedale
psichiatrico del New England, ottenne risultati il solo pensiero del “mettersi
in mutua”. Un rappresentante sindacale, parlando ad un supervisore circa un
membro del sindacato che era stato licenziato, menzionò con noncuranza che
c’era in giro un sacco di influenza, e insinuò che forse non sarebbe stato
troppo bello se non ci fosse poi stata abbastanza gente in salute da presidiare
i reparti. Allo stesso tempo – sempre per coincidenza, ovviamente – dozzine
di persone cominciarono a chiamare l’ufficio personale per sapere quanta
malattia gli era rimasta. Il supervisore ricevette il messaggio, e il membro del
sindacato fu reintegrato.
DUPLICE
POTERE (IGNORARE IL CAPO)
Il
modo migliore per ottenere qualcosa è semplicemente quello di organizzarsi e
farlo da sé. Piuttosto che aspettare che il padrone ceda alle nostre richieste
e intenti un cambiamento a lungo perseguito, spesso abbiamo il potere di
istituire quei cambiamenti per conto nostro, senza l’approvazione del padrone.
Il
proprietario di una caffetteria di San Francisco era un dirigente a corto di
danaro, e una settimana gli stipendi non arrivarono. Il dirigente continuò ad
assicurare ai lavoratori che gli stipendi sarebbero arrivati presto, ma alla
fine furono i lavoratori a prendere in mano le cose. Cominciarono a pagarsi da sé
direttamente dal registratore di cassa su base quotidiana, lasciando delle
ricevute per le somme prese come anticipo, affinché l’intera manovra fosse
corretta. Ne derivò un gran scompiglio, ma dopo quell’episodio gli
assegni arrivarono sempre puntuali.
In
una piccola tipografia di San Francisco, una vecchia, decrepita stampatrice
offset fu finalmente rimossa dal servizio, e spostata su un lato della
stamperia. Fu sostituita da una macchina nuova di zecca, e il dirigente esternò
la sua intenzione di utilizzare la vecchia stampatrice “solo per le buste”.
Tuttavia cominciò ad essere cannibalizzata dai tipografi per i pezzi di
ricambio, solo per continuare a far funzionare le altre macchine. Abbastanza
presto fu ovvio per tutti, eccetto che per il dirigente, che quella stampatrice
non avrebbe mai più ripreso servizio.
I
tipografi chiesero al dirigente di spostarla di sopra, in magazzino, in quanto
in quel momento sottraeva semplicemente spazio prezioso in una stamperia già
affollata. Lui tentennava ed esitava e mai dava l’impressione di avere
l’intenzione di sistemare la cosa. Alla fine, dopo aver timbrato il cartellino
in uscita, un pomeriggio i tipografi si munirono di un carrello e cacciarono la
stampatrice sull’ascensore per portarla al piano superiore. Il dirigente li
sorprese proprio mentre la mettevano sull’ascensore, e sebbene sia diventato
furibondo di fronte a questa sfacciata usurpazione della sua autorità, non fece
mai menzione dell’episodio con loro. Lo spazio in cui c’era stata la
stampatrice fu convertito in una “saletta per gli impiegati”, con delle
sedie ed uno scaffale per le riviste.
MANOMISSIONE
(=MONKEY-WRENCHING)
“Monkey-wrenching”
(manomissione) è il termine generico per tutta una serie di stratagemmi,
diavolerie e cattiverie assortite, che possono far ricordare al padrone quanto
ha bisogno dei suoi lavoratori (e quanto poco i lavoratori hanno bisogno di
lui/lei). Sebbene tutte queste tattiche di manomissione siano non-violente, la
maggioranza di loro incontra unanime riprovazione. Dovrebbero essere utilizzate
solo nella più accesa delle battaglie, dove è aperta una guerra di classe
complessiva tra i lavoratori e i padroni.
La
distruzione di informazioni immagazzinate magneticamente (come nastri
registrati, floppy disc e dischi fissi scarsamente schermati) può essere
ottenuta esponendoli ad un forte campo magnetico. Certo, sarebbe altrettanto
semplice “smarrire” i dischi e i nastri che contengono informazioni tanto
vitali. I lavoratori del settore della ristorazione possono acquistare dei
grilli vivi oppure dei topi nel più vicino negozio di animali domestici, e
liberarli nel posto adatto. E per aumentare lo spasso, magari dare una dritta
anonima all’Istituto di Igiene.
Una
cosa che sempre ossessiona una dichiarazione di sciopero è la questione dei
crumiri e di coloro che boicottano lo sciopero. Durante uno sciopero delle
ferrovie nel 1886, il problema dei crumiri fu risolto dagli scioperanti che si
portarono a casa dei “souvenir” dal lavoro. Caso strano, i treni non
potevano funzionare senza questi piccoli pezzi di cruciale importanza, e i
crumiri si ritrovarono senza nulla da fare. Ovviamente, oggigiorno, per i
lavoratori sarebbe più sicuro nascondere semplicemente quei pezzi in un posto
sicuro sul posto di lavoro, piuttosto che cercare di portarli fuori
dall’impianto di nascosto.
Utilizzate
la carta intestata del padrone per ordinare una tonnellata non desiderata di
rifornimenti per ufficio, e fatela recapitare all’ufficio. Se la vostra
compagnia ha un numero verde, fate congestionare le linee telefoniche da tutti i
vostri amici con chiamate adirate sulla situazione in corso. Sbizzarritevi con
l’uso della colla attacca-tutto. Le possibilità sono infinite.
L’arma
migliore è, ovviamente, l’organizzazione. Se un solo lavoratore esce allo
scoperto e protesta, i padroni finiranno per schiacciarlo/a come uno
scarafaggio. E gli scarafaggi spiaccicati sono ovviamente di poca utilità alle
loro famiglie, agli amici e ai movimenti collettivi in generale. Ma se tutti i
lavoratori assieme si sollevano, i padroni non avranno alcuna scelta se non
quella di prendervi sul serio. Lui o lei possono licenziare qualunque lavoratore
isolato che fa delle storie, ma potrebbe trovare difficile licenziare tutta la
sua forza lavoro.
Il successo di tutte le tattiche discusse qui dipende dalla solidarietà, dalle azioni coordinate di un gran numero di lavoratori. Gli atti individuali di sabotaggio offrono poco più di un fuggente senso di vendetta, che potrebbe dichiaratamente essere l’unica cosa che ti conserva sano di mente in una brutta giornata di lavoro. Ma per un autentico sentimento di potere collettivo non c’è niente di meglio dell’azione diretta, intrapresa da un grande numero di lavoratori scontenti, per poter godere del vostro momento.
2002
IWW