La funzione del KAPD (Partito
comunista operaio di Germania) nelle lotte del 20 in Germania
E’ necessario,
prima di analizzare l’evoluzione e le posizioni politiche del KAPD, tener
presente un fattore determinante che ha caratterizzato qualsiasi movimento di
questo partito: il fatto di essersi costituito avendo fine immediato la
Rivoluzione. Questa scelta, che in sostanza è la è la prima differenzazione di
analisi nei confronti dei partiti comunisti ufficiali, sarà il fulcro per la
costruzione di tutto il movimento del comunismo di sinistra non solo a livello
tedesco, ma a livello internazionale. Nel 1919, inizia infatti uno sforzo di
questi embrioni di organizzazioni al fine di esaminare a livello più
complessivo la situazione venutasi a creare nelle verie nazioni o, in ultima
analisi, potere trarre a livello di intervento nazionale il maggiore numero di
indicazioni determinate (assieme alle indicazioni interne della nazione stessa)
dal confronto con le altre ealtà. E’ in questo senso che si apre la
conferenza di Amsterdam il 3 febbraio 1920 con la presenza dei seguenti gruppi:
American comunist Party, Shop Stewards (Britannici), British comunist party,
Worker's socialist federation (GB), KAPD, Gruppo comunista Belga, Partito
comunista olandese. Fu questa l’assemblea che determino ufficialmente
l’esistenza all’interno dell’internazionale Comunista di una corrente di
sinistra che impostava il proprio lavoro in prospettiva dell’immediatezza
della rivoluzione e di conseguenza un netto rifiuto di tutte le istituzioni
borghesi e riformiste (Parlamento e sindacati).Per quanto riguarda il PCd’I
(Partito comunista d’Italia) tale raggruppameto pur avendo una posizione
estremista dovuto dall’apporto di una numerosa e proficua corrente di
comunisti intransigenti (Bordiga, Damen....) rimarra legata agli ordini della
terza internazionale e in nome della disciplina rinuncerà alle sue parole
d’ordine intransigenti(Lotta contro i centristi e i democratici e rifiuto del
parlamentarismo). L’altro aspetto importante per comprendere fino in fondo la
realtà del periodo in cui il KAPD si mosse è quel meccanismo di realizzazione
che il capitalismo in quegli anni mise in atto con l’immediate conseguenze, a
livello di fabbrica: di declassare l’operaio qualificato e specializzato a
favore dell’operaio massa, dequalificato. E’ in questo contesto che la KAPD
cresce e si fornisce di quadri militanti. Da qui possiamo notare i contrasti di
fondo fra la KPD (Partito comunista ufficiale) e il KAPD. Nel culmine
dell’azione di Marzo durante le azioni rivoluzionarie, gli operai
specializzati rimasero chiusi in una strenuante difesa delle "loro"
fabbriche, mentre gli operai dequalificati agirono all’esterno di essa, gia
decisi alloscontro duro contro il capitale. Il dramma della KAPD consisteva
essenzialmente in questa contradizzione, esso possedeva la coscienza e portava i
lavoratori non qualificati e i disoccupati a lottare per il comunismo in un
momentoin cui tuttavia il proletariato mondiale non conosceva la forza
sufficente per scatenare una battaglia mondiale per il comunismo.La
razionalizzazione capitalista aveva messo in moto un processo in virtù del
quale le vecchie organizzazioni politiche del movimento operaio, fondate sugli
operai qualificati d’azienda si decomponeva lentamente nella misura in cui
questo tipo di figura sociale politica diventava non più preponderante e al suo
posto cominciava a diventare necessaria l’organizzazione del movimento
poggiante sulla nuova figura dell’operaio massa. Questa inadeguazione del
movimento comunista alla nuova realtà sociale fa si che la politica del partito
si trasformi da riflesso dei bisogni delle masse che compongono l’ossatura del
partito; si trasformi cioè in ideologia dottrinaria con il risultato di lottare
per un reinserimento della figura dell’operaio qualificato al centro
dellaproduzione dunque con il proporre un obiettivo arretrato, una sorta di
regressione. Tutto ciò ci permette di capire la scelta del comunismo di
sinistra di fondare un nuovo partito che (si badi bene, non del tutto cosciente
di questo processo di razionalizzazione capitalistica), proponendo come
obiettivo la lotta rivoluzionaria contro tutti gli aspetti della vita sociale
dunque contro il capitale per intero, finisce per scavalcare il piano
capitalista e dunque propone obiettivi nei quali questa nuova figura sociale
dell’operaio massa (proveniente in parte dal sottoproletariato disoccupato in
parte da ex-quadri qualificati) finisce con l’identificarsi.Il KAPD nasce con
la precisa convinzione che il suo copito sarà, nel breve periodo, quello di
rendere oggettiva la possibilità della rivoluzione mondiale cosciente nel
soggetto proletario tedesco. Si mettevano in luce le conradizzioni capitale
lavoro e la contrapposizione tra borghesia e proletariato, tali rapporti non
potevono essere risolti per il KAPD tranne mettendo in discussione il sistema
capitalista ormai sulla via della distruzione. Tale visione fu tuttavia
smentita, il capitalismo avrebbe dimostrato, di la a qualche anno, di sapersi
riorganizzare, dandosi una struttura all’interno della quale la classe operaia
non avrebbe avuto il ruolo di iterlocutore attivo nel processo capitalista che
aveva in precedenza, ma sarebbe stata ridotta ad una massa informe di iloti: il
fascismo.Nel periodo in cui il KAPD tiene il suo primo congresso la situazione
in cui versa l’economia tedesca è disastrosa, a livello politico si cerca una
ulteriore barriera (La Polonia era una) tra la russia e l’europa occidentale.
Anche l’organizzazione del proletariato non si può dire che viva i periodi
migliori. A livello di fabbrica infatti la classe operaia è divisa in varie
correnti:
SPD
di tendenza socialdemocratica. Fautori del più bieco parlamentarismo e
sindacalismo. Il loro fine strategico era la nazionalizzazione
dell’industrie che passava tatticamente atraverso l’azione parlamentare
e sindacale.
L’USPD
e il KPD. Le loro posizioni politiche erano tese al fatto che gli operai
avrebbero dovuto impossessarsi dei sindacati per farli funzionare in modo
rivoluzionario.
Gli
anarcosindacalisti: i sindacati rappresentano, per loro, la migliore
organizzazione per la gestione economica della società socialista. Loro
scopo era di estendere il più possibile queste organizzazioni; nel 1920 il
sindacato anarcosindacalista tedesco FAUD contava circa 200.000 membri.
L’ultima corrente,
che non possiamo classificare con un nome preciso, ma che però esiste nel 20
all’interno della classe operaia tedesca, è quella che fa riferimento alla
costruzione delle organizzazioni rivoluzionarie di fabbrica. Queste
organizzazioni, che in un primo tempo furono completamente scollegate fra loro,
dopo un opposizione spontanea verificatesi nelle lotte dei minatori del 19,
trovano un momento organizzativo comune sotto il nome di AAUD. L’AAUD
formulavono un’unità strategica che che si poggiava sulla distruzione dei
sindacati e dal rifiuto del parlamentarismo, mentre la tattica d’intervento
era decisa dalle singole unioni, tutto questo per quanto riguarda le
organizzazioni di fabbrica. Dopo la fallita insurrezione del 19 e la morte della
Luxemburg all’interno del KPD si acutizzarono gli scontri per quel che
riguardava l’opportunità di continuare a lavorare all’interno dei sindacati
e di partecipare alle elezioni. La volontà della base di questo partito si
espresse chiaramente contro queste posizioni riformiste, lo dimostrò il fatto
che al congresso dove si decise se partecipare o no alle elezioni del governo
provvisorio di Ebert la centrale del KPD si trovò completamente sola rispetto
alla propria base chiaramente contro il parlamento e giudicò questa presa di
posizione apolitica permettendo in questo modo di consolidare il potere
borghese. La stessa presa di posizione si verificò anche in riferimento ai
sindacati. La direzione insisteva sull’entrismo, mentre la base
gridava:"Uscite dai sindacati! Aderite alle organizzazioni di fabbrica!
Formate consigli operai!". Anche il KPD patì una sconfitta. La maggior
parte delle sue sezioni rifiutarono di applicare le sue istruzioni. La direzione
decise di mantenere le proprie posizioni al prezzo dell’esclusione della
maggioranza dei suoi membri; essa fu sostenuta dal partito russo e dallo stesso
Lenin, che nell’occasione redasse il suo nefasto opuscolo "L’estremismo
malattia infantile del comunismo". Questo opuscolo qualificava
"anarchiche" le posizioni della sinistra comunista, accusando
esplicitamente i membri della sinistra tedesco olandese (Gorter, Pannekoek...)
ed i membri della sinistra italiana (Bordiga). Questa operazione si fece al
congresso di Heidelberg (1919) in cui, con diverse macchinazioni, la direzione
arrivò ad escludere in modo "democratico" più della metà del
partito. Ormai il KPD era libero di condurre la sua politica parlamentare e
sindacale; l’esclusione dei rivoluzionari gli permise di unirsi un po' più
tardi (1920) con una parte di socialdemocratici di sinistra. Tale questione si
verifico anche nel Partito Comunista d’Italia, facendo confluire nelmedesimo
partito massimalisti e socialisti di sinistra e comunisti; nel caso italiano la
direzione(Comunisti intransigenti con a capo Bordiga) abdicarono alle loro
posizioni radicali per sottostare ai dettami del partito russo. Questo questione
creerà uno spartiacque tra le sinistra comunista tedesca e quella italiana
rispetto al ruolo del partito bolscevico in russia e nella composizione dei
partiti comunisti nel mondo. Nello stesso tempo il KPD perdeva i suoi elementi
più combattivi e doveva sottomettersi incondizionatamente alla volontà di
Mosca.Sono senz’altro questi i motivi che permetteranno la costituzione del
KAPD,formato da operai e disoccupati rivoluzionari esclusi dal KPD e da quadri
che si riconoscevano nell’area rivoluzionaria. Esso si collego fin
dall’inizio con la terza Internazionale, nonstante, come vedremo in seguito,
le proprie posizioni politiche fossero già in contrasto sia con la linea
leninista sia con quella del partito bolscevico.Tuttavia questa relazione
subisce un brusco rallentamento quando un militante della KAPD si reca in
Russia. Questo militante è O. Rühle, uno dei fondatori del partito ma fautore
di un assoluto spontaneismo. Questi constatera ben presto che la russia
bolscevica voleva annullare tutte le opposizioni della sinstra comunista e
anarchiche. I consigli operai in russia erono gestiti dalla burocrazia sotto il
più rigido controllo del partito. Per O. Rühle contrariamente a Mosca,
"la rivoluzioane non è affare di partito" famoso articolo del
medesimo comparso sulla rivista tedesca "Die Aktion" nel 1920, la KAPD
non era un organizzazone autoritaria, i capi non erono dei superiori militari e
le masse non erono un esercito condannato all’obbedienza cadaverica, la
dittatura del proletariato non era il dispotismo di una minoranza, il comunismo
non era il trampolino per l’insediamento di una borghesia sovietista. Le
valutazioni di O. Rühle tuttavia non furono accettate da tutta la KAPD, che pur
avendo contro l’Internazionale e il KPD decise di fare il possibile per
rimanere interno all’Internazionale, sperando di creare una corrente
estremista all’interno. O. Rühle invece rompera definitivamente con la Terza
Internazionale e più in generale con la forma partito andando a favorire la
costituzione dell'AAUD-E (Organizzazione Unitaria) che proponeva un
organizzazione complessiva del proletariato, rompendo con il dualismo
organizzativo (Partito-sindacato, partito-organizzazione di fabbrica, questione
politica-aspetto economico), si formalizzava una delle prime esperienze di
autonomia operaia "organizzata".Questa diminuzione di contrasti tra la
KAPD e la Terza Internazionale però si rivelo effimera, furono sufficenti la
repressione del partito bolscevico a Kronstadt, e la condanna all’Opposizione
operaia della Kollontaj e della stessa azione di Marzo, per stroncare qualsiasi
rapporto tra bolscevichi e KAPD. Si giunge così nel 1921, che possiamo definire
l’ultimo anno in cui il proletariato sfreccia i suoi attacchi più violenti
contro il capitale. Giunge quindi il momento e possiamo dire vitale del KAPD,
infatti se ormai la rivolta di Kronstadt era stata completamente soffocata, si
giudicava ancora possibile un’azione rivoluzionaria all’interno della
Germania, in questa ottica si svilupperà l’azione di Marzo. Ci sembra inutile
analizzare cronologicamente questa azione, è invece importante sottolineare la
caratteristica di base che essa ha avuto. Gli operai stessi si erono
organizzati, rifiutando la legge che chiedeva la deposizione delle armi, in
squadre armate fronteggiarono in prima persona gli attacchi militari che la
polizia sferrava nei loro confronti. Perchè falli questa azione? Senz’altro
la causa principale fu quella di avere un proletariato non sufficentemente
identificabile nel senso degli interessi immediati. La divisione che si aveva
prima fra operaio massa e operaio qualificato non poteva considerarsi un
qualcosa di fittizio, ma bensì andava usata in un contesto di processo
capitalistico. In breve la società borghese non aveva esaurito ancora tutte le
sue funzioni. Il KAPD che fu l’unico partito che si fece carico fin in fondo
di questa azione era ormai in una situazione di involuzione; un’organizzazione
destinata a ricrearsi continuamente nella lotta rivoluzionaria, tende, d’ora
in avanti, a diventare intelaiatura scheletrica, formata in massima parte da
militanti anziani e intelletuali. Questo dimostrera l’involuzione numerica
dell’ultra sinistra tedesca passata da parecchie centinaia di migliaia nel
20-21 a qualche centinaia al momento della presa del potere di Hitler. Ci
ripromettiamo di analizzare le successive evoluzioni della KAPD, esaminando le
varie componenti che si divideranno (In particolar modo la KAI e la KAUD).
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